Recensione #Libro4 - Anna - Francesco D' Isa

lunedì, febbraio 02, 2015 , , 0 Comments

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L'amore è anche geometria

La soluzione ammette l'errore.


Questo romanzo mi ha letteralmente trovato. Ho scoperto Francesco D' Isa grazie a Twitter, così incuriosito dal suo profilo eclettico e dal titolo del suo primo romanzo, ho voluto onorare il suo lavoro da esordiente.

Anna è un palindromo, per definizione è una parola che letta in senso inverso mantiene sempre il suo significato, Anna è una donna con una piccola malformazione al lobo frontale del cervello e deve essere operata.
Ezio è il medico che si incarica di operare Anna, commette un errore ed Anna da semplice palindromo dal corpo di donna diventa per Ezio una necessità.

Ezio ed Anna sono la perfetta descrizione di due solitudini che si incontrano, due rette parallele che per un errore diventano incidenti. 
L'autore si avvale di una parola "Zweisamkeit" il cui significato è pressapoco "solitudine in due".

Questa Duitudine è uno dei piani narrativi su cui giacciono le rette di questo romanzo; i sogni, l'amore, i ricordi, la malattia, i sospetti e la realtà  possono benissimo essere gli altri.

"La realtà sembrava spiegarsi più con il linguaggio sibillino della malattia che con la propria indebolita razionalità".

Le 200 pagine scivolano veloci sotto lo sguardo, a volte la raffinata ricerca di immagini attraverso periodi densi e lisergici possono far aggrottare qualche sopracciglio.
È comunque vincente la scelta di continuare a tessere una trama che salta avanti e indietro nel tempo dei protagonisti, che sonda l'animo umano i sentimenti più puri così come quelli oscuri, cogliendo perfettamente il bisogno del lettore nel trovare anche altre voci narranti che possano portare un contributo alla storia di Anna ed Ezio.

Siamo noi, da sempre, sono le nostre storie, la nostra gelosia, il nostro bisogno di amore, la soluzione all'indovinello dell'esistenza senza chiedere aiuto. 
Quando si scrive un romanzo del genere o si è capito tutto sull'amore oppure, come credo, è proprio perché rimanendo un avvincente mistero sentiamo il bisogno di affidarci alle parole per distendere la mente e fugare qualche dubbio.

Anna è una donna giovane, attraente, l'operazione altera lievemente la sua mente, la sua percezione dei ricordi, aprendo o riaprendo in lei degli abissi. Si vede in bilico ai bordi del credibile ed è forse grazie ad Ezio, forse anche per merito di un singolare luminare della Psichiatria che Anna non si rompe del tutto ma mantiene e rigenera una sua integrità.

Ezio è la retta parallela ad Anna, il suo errore è l'incidente, l'incontro, ma nella sua ricerca di correzione Anna assume la forma della paranoia, andando di fatto a diventare la "malattia" di Ezio e allo stesso tempo la sua cura.
Ecco il palindromo, il poter osservare da una diversa angolazione le vicende dei personaggi senza che questi mutino la loro essenza.

Questo cammino nella loro mente si tramuta in parole e sembra facile come:

"...avere in mano un aeroplano di carta. Ne afferravo i lembi e lo dispiegavo, per riportarlo ad essere foglio.
Vedi? È così che i viaggi diventano storie"

È un opera densa e minimale e non stupisce che chi l'ha scritta si occupi soprattutto di arti visive, è l'esatta descrizione di una immagine che non poteva avere altra rappresentazione se non a parole.

Recensione Sensoriale


Vista: Un corridoio bianco 

Udito: Here Comes The Flood di Peter Gabriel

Olfatto: Tintura di Iodio

Gusto: Un bicchiere d'acqua

Tatto: Batuffolo di Cotone


Voglie Impulsive


Rileggerlo

Sottolinearlo

Scriverlo
Luca Morello

Unknown

Leva Cestistica del '79; da sempre amante della buona musica, delle belle storie e dei propri sogni.

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