Recensione #Libro6 - Il Re dei Ladri - Cornelia Funke
Vivere è un gioco.
Crescere è una delle regole.
Un libraio quando consiglia un libro non vende un prodotto, bensì concede un attimo di riposo alla fantasia.
Spesso e volentieri entrare in una libreria significa seguire un impulso; dare forma ad un bisogno, lasciare che qualcun altro, usando parole a noi comprensibili, possa educarci ad un bisogno urgente di sensibilità.
Il Libraio mette ordine a quel caos di rettangoli colorati che paiono tutti uguali, così impersonali, con i bordi ancora perfettamente bianchi e squadrati, come se non contenessero storie ma solide certezze.
Tutti così "geometrici" impilati o allineati che neanche una processione religiosa ha la stessa compostezza e coerenza.
Il mio concedere un istante di riposo all'immaginazione è coinciso con questo libro, mi è stato consigliato nella Libreria del borgo dove vivo a Torino. Una mano che si tende verso un basso scaffale di legno, l'indice che percorre il dorso della copertina del libro e quasi fosse provvisto di corde vocali sento un suono, alto quanto il mio viso, che mi investe.
- Ecco questo si! Il Re dei Ladri della Funke.
Ti piacciono le storie per Bambini? -
C'è sempre quell'istante in cui una parte di te non vuole cedere al consiglio, primo perchè è una scelta di un altro, secondo perchè avevi giusto adocchiato quel libro all'ingresso vicino alla cassa che aveva tutta l'aria di essere interessante/intrigante/Bestsellernelgirodiunmese...
Ma oramai il libro è nelle mie mani, non so quando ci sia finito, probabilmente tra le parole Funke e Bambini devono essere intercorsi dei movimenti che hanno portato questo oggetto, potenzialmente vivo, a trovare un moto a luogo verso un altro legno, un altro scaffale.
Non avevo mai letto storie per Bambini, non conoscevo Cornelia Funke e soprattutto nessuno mi aveva mai presentato Bo, Prosper, Vespa, Mosca e Riccio.
Sei ragazzini, chi scappato per scelta chi per necessità si trovano a vivere a Venezia, in un cinema abbandonato un po' umido ma accogliente
Un edificio basso, circondato da costruzioni più alte, come un bambino in mezzo ad un gruppo di adulti.
Prosper è il fratello maggiore di Bo, i due scappano nell'unica città possibile per loro, la città di cui la madre ha sempre raccontato loro prima di morire prematuramente: Venezia. Scappano dalla Zia Esther che ha richiesto la tutela di entrambi ma che sembra decisa a dividerli e tenere con se il più piccolo dei due, Bo.
I due dopo un viaggio difficile e alcune notti passate all'addiaccio vengono aiutati da Vespa Riccio e Mosca i quali li invitano al rifugio e ad unirsi alla loro particolare banda, sono dei piccoli ricettatori per la refurtiva ottenuta dai mirabolanti furti de Il Re dei Ladri, un ragazzino come loro, ma col ghigno beffardo, un ciuffo impeccabile e l'attenzione costante ad atteggiarsi come un adulto.
Grazie a questi lavoretti e alla sua bravura il Re dei Ladri viene in contatto con una sinistra figura chiamata Il Conte il quale attraverso un intermediario noto alla combriccola commissiona loro il furto di un oggetto che dice di aver cercato per tutta l'esistenza.
Ovviamente non può mancare un investigatore privato lievemente sovrappeso, con una spiccata predilezione per i camuffamenti, una Orfana oramai adulta che vive in una grande casa e che custodisce a sua insaputa un oggetto di un inestimabile valore e Venezia, bella e complicata come i suoi palazzi e i suoi canali.
È un libro per bambini, una sorta di fiaba tinta di giallo, dove tutto accade senza grandi stravolgimenti che ha però il grande pregio di farsi leggere, giustamente, in modo semplice e lineare senza mai chiedere uno sforzo ulteriore se non quello di empatizzare coi piccoli protagonisti di queste pagine e con la loro strafottenza e simpatia.
Ci sono tante storie nella letteratura che raccontano di bambini che non vogliono diventare adulti o di adulti che vorrebbero tornare bambini, invece una delle chiavi più riuscite di questo romanzo è la tensione emotiva verso l'età adulta, la convinzione che potendo crescere d'improvviso tutto possa cambiare e in meglio senza mai doversi voltare indietro e che per alcuni è davvero così.
Alla fin fine questa storia ha la sua morale e ci osserva e squadra
come se quel gigante si fosse sbottonato la camicia e gli avesse mostrato con il più naturale dei sorrisi di non avere un cuore
- Risponda a questa domanda, per favore - disse.
- Ma a lei i bambini piacciono?
Io vi dico di si, ma solo se dopo aver letto la recensione andiamo a mangiare un gelato.
Recensione Sensoriale
Vista: Una Pozzanghera
Udito: La Ballata dell'Uomo Ragno di Francesco De Gregori
Tatto: La federa di un cuscino
Gusto: Vaniglia
Olfatto: Dopobarba
Voglie Impulsive
Fare un capriccio
Non fare i compiti
Guardare i cartoni animati
Peso in valigia
258 Gr
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