BASTADDI di Stefano Amato

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- ..Ma son morti tutti? -

- Si perchè? -

- Perchè uno l' avrei ammazzato volentieri -


"Con il termine Mafia si intende un sistema di potere esercitato attraverso l'uso della violenza e dell'intimidazione per il controllo del territorio, di commerci illegali e di attività economiche e imprenditoriale; è un potere che si presenta come alternativo a quello legittimo fondato sulle leggi e rappresentato dallo Stato."

Una sorta di Contro-Potere.

Dunque, come si fa ad annientare un sistema come Cosa Nostra se il solo Potere dello Stato non è abbastanza efficace; Potere e Contro-Potere paiono annullarsi a vicenda, un testa a testa che non porta a nulla, per sbilanciare i rapporti di forza serve una variabile.

Bastaddi vuole suggerire questa variabile, è un libro provocatorio, Stefano Amato è un provocatore e di mestiere fa lo scrittore, non l'esempio.

Prendere in "prestito" una sceneggiatura di un film come Bastardi Senza Gloria e riadattarla con una cover letteraria in chiave Siciliana è stato un azzardo che alla fine ha pagato. Il Film di Tarantino ha riscosso grandi consensi, coinvolto il grande pubblico, portando sullo schermo con un linguaggio semplice e pungente quello che sostanzialmente è l'istinto umano contro ogni ingiustizia. 
Solo che nel farlo ha deciso di dar voce a quell'istinto basso, belluino, incontrollato ed incontrollabile come solo la violenza contro i soprusi può essere, che però se libera di sfogarsi può tramutarsi in sadismo e perfidia.
Quindi quale scenario migliore se non quello della guerra, dove le regole del vivere civile avevano abbandonato intere nazione, dove la violenza sembrava essere l'unica via verso la salvezza.

Machiavelli sarebbe orgoglioso sia di Bastardi Senza Gloria che di Bastaddi: Il fine che giustifica i mezzi.

Di cosa tratta dunque Bastaddi?

Di Guerra alla Mafia, di un gruppo di uomini, di prescelti, lontanissimi dai canoni dei militari in carriera, per i quali la missione è tanto più importante quanto più se ne sentono coinvolti emotivamente. Quindi, armi e coltelli in pugno son pronti ad una lotta senza quartiere, e senza regole, senza pietà contro quella montagna di merda che sono la Mafia ed i Mafiosi.

Questo manipolo di Bastaddi fa incetta di scalpi Mafiosi, gira in lungo ed in largo la Sicilia uccidendone il più possibile, il più barbaramente possibile. Chiaramente tra i vari picciotti inizia a serpeggiare paura e i Boss vogliono arginare questa isteria cercando di dare una dimostrazione sia di forza che di compattezza. Così, come se si trattasse dell' esercito ed il malcontento che serpeggia nelle truppe andasse estinto, i Boss di Cosa Nostra vogliono celebrare il loro onore e la loro comunanza, auto celebrandosi ad una serata al Cinematografo proiettando un film Mafioso su uno dei loro novelli e coraggiosi "eroi".

La Bravura di Stefano Amato sta nell'aver usato una scrittura godibile, creativa il giusto, senza mai lasciarsi prendere dalla smania di voler ricalcare pedissequamente tutti i passaggi del film. In questo modo è riuscito a costruire una trama nuova, del film utilizza grosso modo le trovate e le situazioni, ma riscrive completamente la storia, i personaggi e riesce magistralmente a collocarli nella sua Sicilia; caratterizzandoli talmente bene da rendere vividi tutti i luoghi comuni attraverso cui, da esterni, osservando questa terra circondata dal mare, si possa puntare il dito e dire "ecco vedi che è proprio così".

Già, ma i luoghi comuni come i mafiosi sono duri a morire, e sta qui la provocazione profonda di questo testo, cioè che per sconfiggere i Mostri bisogna essere disposti ad esserlo a propria volta.

La fortuna vuole che questa sia solo una storia.

La sfortuna, invece, vuole che questa stia solo dentro un libro.

Al di la di tutto questo incrocio tra etica e opportunità mi ha riportato alla mente le parole di Piero Calamandrei, il quale dall'alto del suo senso civico/civile ci vuole ricordare sempre che

Dove non v'è libertà, non può esservi legalità.

Con tutto quello che ne consegue...sopratutto per i Bastaddi.

RECENSIONE SENSORIALE


Vista: Una foto di Robert Capa


Tatto: Gesso

Gusto: Canditi

Olfatto: Mandorle


VOGLIE IMPULSIVE


Libera

Rivedere i Cento Passi

'Fanculo l'Onore e l'Omertà (Litfiba - Dimmi il Nome)

PESO IN VALIGIA: 276 Grammi

INVESTIMENTO: 16€

EDITORE: Marcos Y Marcos

Luca Morello

Unknown

Leva Cestistica del '79; da sempre amante della buona musica, delle belle storie e dei propri sogni.

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